L’auto che vorrei…

Sollecitati dalla richiesta di Luciano nell’articolo “la ricchezza del saper fare”, in merito alla possibilità di trattare la tecnologia della cella di joe, cogliamo l’occasione per approfondire la questione relativa alla sostenibilità energetica dell’automobile spostando per un attimo l’asse del dibattito.

Relativamente a questa controversa applicazione delle intuizioni di Tesla (la cella di joe), come altre sulla così detta free-energy, pensiamo che l’argomento richiederebbe una discussione molto tecnica che non vorremmo annoiasse i nostri futuri lettori in questa prima fase di avviamento del Blog.

Potremmo approfondire più avanti tale questione anche se riteniamo che, invece di discutere su come alimentare alternativamente i motori dell’automobile, (applicazione che ci pare maggiormente legata alla cella di joe) potremmo concentrarci sulle inefficienze di quest’ultima e di tutte quelle soluzioni che potremmo mettere in atto da subito per ridurre la “fame” di idrocarburi della nostra autovettura. Si sa, la migliore energia è quella non consumata.

Abbiamo fatto in passato diversi esperimenti su combustibili “alternativi” per l’auto arrivando alla nostra personale conclusione che il vero problema non è tanto con quale combustibile alimentare il motore, ma al di là di gas, oli vegetali, idrogeno, pomi d’ottone e manici di scopa, o chissà cosa l’inghippo, resta il fatto che probabilmente l’auto così come è concepita oggi nel suo complesso, incluso il motore a combustione interna, sia un colabrodo che fa acqua da tutte le parti, anzi fa benzina da tutte le parti: con il 90% di perdite energetiche varie, peggio di così non potrebbe essere.

Per meglio intenderci, immaginate per un attimo di essere un apprendista nello studio di Leonardo da Vinci e proporgli una vostra brillante intuizione: costruire un carro che pesa 1500 Kg per trasportare una persona di circa 80 Kg… “Che te ne pare Leo?”  Suppongo che la Monnalisa sulla testa sarebbe il minimo. E se poi lo spingiamo con un motore a scoppio è come mettere la ciliegina sulla torta.

Chiediamo quindi, grazie allo spunto di Luciano, il contributo dei nostri lettori su quali soluzioni fai da te potremmo applicare all’automobile, nemica-amica di tutti noi, per migliorarne le performance, non quelle sportive, ma quelle di economia e “ecologizzazzione” che sono oggi una priorità per tutti, ma soprattutto per il pianeta!

Noi ne suggeriamo una: saper guidare! e si… il saper guidare un auto è fatto da due componenti.

A) Una è quella dell’autoscuola: non uscire di strada, non investire i pedoni, conoscere i segnali stradali, le mani alle 10 e 10 etc…

B) La seconda è guidare in maniera “ecologica”!

Riteniamo che prima che l’auto elettrica (vera alternativa disponibile da anni per una mobilità più intelligente) sarà “disponibile” per tutti noi a prezzi accettabili passeranno non meno di 5 o 6 anni, e forse più. Nel frattempo cosa fare? Sostituire l’auto con una che veramente di poco si discosta dall’attuale o riqualificare la nostra? E già che ne dite di “ristrutturare” l’auto?

L’auto sembra un oggetto perfetto, intoccabile e preconfezionato che non è possibile toccare in nessuna maniera. Ma se ristrutturiamo le case, perchè non farlo con le automobili? Noi lo abbiamo fatto con oltre 47 modifiche possibili e accorgimenti nella guida. Ma prima di parlare dei nostri “esperimenti” cosa avete fatto voi per ottimizzare la vostra auto?

Attendiamo le vostre esperienze e magari intuizioni…

(la foto in alto a sinistra è stata scattata in occasione di H2O 2012 a Roma dove siamo stati presenti per testare le auto elettriche attualmente disponibili nel mercato italiano)

8 thoughts on “L’auto che vorrei…

    • Ciao Marco,
      l’indicatore che possiedi può comunicarti solo il consumo istantaneo?
      Altrimenti, quali sono i parametri che tieni sott’occhio per mantenere uno stile di guida “eco”?

  1. Io provo a tenere il motore a giri bassi ma, nonostante questo, sul display della mia auto, dove si possono leggere i consumi in tempo reale, pare che più che i giri del motore i consumi derivino da quanto si pigia sul pedale dell’acceleratore…

  2. Beh, evito proprio di usare l’auto quando possibile. Altrimenti, ammetto di non essere a conoscenza di molti trucchi per una guida ecologica o di metodi per ottimizzare l’auto. Quindi non teneteci sulle spine, raccontateceli 😉
    Posso aggiungere che: cerco di non schiacciare l’acceleratore come se stessi schiacciando l’uva per fare il vino, non tiro troppo le marce, se sono in coda (passaggio a livello etc) spengo il motore, evito di utilizzare clima d’estate ma d’inverno il riscaldamento lo uso..sorry! Magari sono cose che non servono molto, ma penso sempre che se la stessa piccola e magari stupida azione la facessero tutti allora la differenza si noterebbe, eccome.

  3. Io so che sotto la velocità di 100kmh conviene tenere aperti i finestrini mentre al di sopra conviene azionare il condizionatore per evitare i maggiori consumi dovuti all’effetto “paracadute”…tutto questo d’estate naturalmente

  4. pubblicazione fantastico, molto ben informato. Mi chiedo perché gli altri specialisti del settore non lo capiscono. È necessario procedere con la vostra scrittura. Ne sono certo, di avere di base un enorme lettori ‘già …….Visit this link

    Regards,
    Berry

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