Dottorando CIRPS

di Emanuele Michelangeli

Se la missione di un dottorando è quella di seguire la ricerca della sua unità in particolare e del suo dipartimento universitario in generale, ed inoltre di fare da assistente al suo professore di riferimento, tenendo conto dell’indirizzo concordato con il collegio dei docenti del corso di dottorato per il proprio percorso di ricerca,

cosa devo fare se la mia unita si chiama SET Sustainable Energy Technologies, che è parte del CIRPS Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile, il mio tutor è il Professor Andrea Micangeli, e l’indirizzo del mio dottorato è Cooperazione   Internazionale e Sviluppo Sostenibile: Ottimizzazione di tecnologie ad Energia Rinnovabile?

Più semplicemente, volevo scrivere sul blog della mia unità quale è stato il mio lavoro quotidiano nel mio primo anno di esperienza, considerando che non riesco mai a rispondere in modo chiaro e coinciso alle persone che mi domandano amichevolmente: – tu di cosa ti occupi?

L’attività di ricerca svolta finora mi ha portato ad occuparmi di eolico ed idroelettrico, solare fotovoltaico e termico, Smart Grids e OSEC. E’ intorno allo studio di queste tecnologie che si è sviluppato il mio primo anno, ed è in funzione della loro ottimizzazione che organizzerò il lavoro dei prossimi due.

Ho cercato di dare il mio apporto alla scrittura di progetti di cooperazione al di qua, al di là e a cavallo dell’oceano Atlantico; tra questi la percentuale di quelli che verranno approvati la scopriremo tra qualche tempo…

ho provato ad aiutare tesisti di ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale nelle loro attività di tirocinio tesi e laboratorio in Italia e non,

ho seguito da dietro le quinte le missioni in Centro America di 15 ragazzi che per svolgere le proprie attività di tirocinio per la tesi di laurea o di master,

ho preso parte ai primi passi della scrittura di progetti sviluppati da CIRPS e PNUD Programa de las Naciones Unidas para el Desarrollo interessanti al punto che 5 ragazzi si sono offerti per seguire le nostre attività come volontari e sono partiti a razzo per l’Honduras (paese più vulnerabile del mondo agli effetti del CC),

ho seguito l’iter di approvazione di due “accordi interuniversitari” con la UCR in Costa Rica e con la UNAH in Honduras,

ho tentato di aiutare il processo di pubblicazione di due articoli scientifici riguardanti il progetto di solarizzazione di alcune tendopoli dell’Abruzzo post-earthquake (progetto grazie al quale nel 2009 mi sono avvicinato al CIRPS) e la valutazione di sostenibilità del macchinario OSEC,

ho partecipato ad una conferenza sulle Rinnovabili a Miami ed a molte altre a Roma e Valmontone (seppur avrei preferito farne una a Roma e molte altre a Miami!!!)

ho provato ad avvicinare il mondo dell’ingegneria gestionale (ottimizzazione non economia!) a quello delle Rinnovabili, con risultati vari…

ho tremato di fronte all’opportunità di dover parlare come assistente del professore in aule insolite per un ingegnere: nella classe di student* di psicologia, nella scuola della remotissima comunità di Kruta (dept. Gracias a Dios, Honduras)  e nella sezione didattica della Casa Circondariale di Rebibbia,

sono stato due volte in Centro America tra Costa Rica Nicaragua Panama e Honduras per seguire progetti di elettrificazione rurale, di trasferimento di tecnologie sostenibili varie ed altri per la diffusione della macchina OSEC per la produzione di ipoclorito di sodio per la disinfezione in comunità remote,

ho trasportato dispositivi vari attraverso le frontiere di diversi Paesi “per favorire la Ricerca Scientifica” (prova tu a spiegare il concetto di cooperazione interuniversitaria in spagnolo, di notte, in mezzo alla giungla,  al militare con cicatrice in faccia e mitraglia in mano che ti guarda strano…),

ho avuto l’occasione di affiancare nei diversi laboratori di circa 5 università, professori dediti da anni allo studio delle Energie Rinnovabili (tra loro ringrazio molto il Prof Shyam Nandwani guru del Solare in Costa Rica),

ho visitato impianti ER innovativi (e non) in giro per il mondo,

 ho visitato fiere di impianti ER in giro per il mondo (alla fine solo a San José de CR, Roma e Milano, potevo fare di più)

ho fatto da scout per l’identificazione di siti idonei alla produzione di grandi impianti in zone talvolta assolatissime, spesso ventosissime e stagionalmente piovosissime,

ho seguito un dottorando Center for Sustainable Development dell’uni di Cambridge nel suo viaggio alla scoperta dell’attitudine dei governanti nel trattare temi di adattamento al Cambio Climatico nella regione centroamericana (grande Daniel!)

ho avuto l’opportunità di conoscere persone dalle quali spero di imparare ancora tanto: Shyam (il professore-guru del solare in Costa Rica), Marco (l’ingegnere che testimonia quotidianamente il concetto di “partecipazione attiva”), Jurgen (il Professore tedesco che insegna ER in Nicaragua da 21 anni nonostante guerriglia e malaria), Stefan (l’uomo del solare termico in tutto il centro america), Carlo (il giovane ingegnere che si è trasferito nella città più pericolosa del mondo per la causa del desarrollo sostenible)

La prima cosa che mi viene da dire rileggendo la lista è: e mo’ basta!!! La seconda è: sono il solito megalomane. La terza: che fortuna ho avuto ad entrare nel CIRPS! La quarta: la tesi di dottorato si avvicina…

Chiosa finale un po’ sensazionalistica: lo spirito che anima l’unità Set ha ormai contagiato anche me… penso proprio che la lista delle attività si allungherà parecchio nei prossimi due anni!

di Emanuele Michelangeli

2 thoughts on “Dottorando CIRPS

    • Salve Vittorio,

      sono molto felice di avere ricevuto questo suo commento principalmente perchè mi da l’opportunità di verificare la gittata dei post che scriviamo…
      Chiedo scusa ma mi servono altre due premesse: sono in attesa di veder pubblicati due miei articoli; sarebbe singolare scrivere articoli di ricerca su progetti sviluppati in PVS rimanendo nel proprio ufficio.
      La risposta che in modo scherzoso (e spero da Lei apprezzato) alla sua domanda la trovo nel sottobicchiere che la mia collega che sta per essere “dottorata” mi ha lasciato sulla scrivania:

      – Are u normal?
      – NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

      Emanuele

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