Kitobo Island, lo sviluppo è solare

Attracchiamo, o meglio, spiaggiamo la barca sulla battigia di Kitobo, davanti alla caserma della polizia, e ci addentriamo nel villaggio principale (o landing site, come vengono chiamati i villaggi costieri qui) dell’isola, situato nella sua punta sud-occidentale.

Attività quotidiana

Attività quotidiana

Siamo nel lago Vittoria, come spiegato in questo post. Circa 1.500 persone vivono addossati gli uni agli altri, formando una piccola ma densa baraccopoli, dai mille colori ed odori, su cui domina quello di pesce essiccato (silver fish) e di tilapia fritta nell’olio di palma, specialità onnipresente. Orde di bimbi ci salutano, sgusciando tra donne che cucinano con legna fuori dalla porta di casa, piccoli venditori con frutta e verdura esposte, e andirivieni di pescatori che vanno a sistemare le loro barche dopo la nottata. Dopo aver scambiato i saluti di rito con capovillaggio e altri conoscenti ed amici, ed essere passati dal negozio che vende di tutto un po’, ci dirigiamo su in cantiere. Qui, sul piccolo altopiano che domina il villaggio dall’alto, stiamo allestendo un impianto fotovoltaico, in uno spazio coperto da erba verde, periodicamente bruciata da discutibili pratiche di allevamento diffuse tradizionalmente in tutto il mondo. Passiamo tra la gente, che ormai ogni giorno ci chiede quando avranno l’elettricità.

Lavoratori locali a fine giornata, con il villaggio di Kitobo sullo sfondo.

Lavoratori locali a fine giornata, con il villaggio di Kitobo sullo sfondo.

Vedono ora finalmente i pali e i cavi della rete di distribuzione, costruita dalla REA (Rural Electrification Agency), agenzia governativa ugandese che ha fornito la sua preziosa collaborazione al progetto. Pochi hanno l’elettricità, allacciati a un vecchio generatore a benzina, che ha ormai tirato le cuoia ed era molto costoso, o a piccoli pannelli solari che consentono l’uso di lampadine o poco più. Gli allacci sono spesso artigianali e i cavi di pessima qualità.

Anche oggi, AVSI, ONG italiana con sede in Uganda e in decine di Paesi nel mondo, Finafrica e Kafophan, ONG locali che si occupano di tematiche sociali quali la lotta all’AIDS, tengono una riunione con gente del villaggio. Sono riunioni in cui si cercano e trovano soluzioni comunitarie per trarre vantaggio dell’imminente arrivo dell’elettricità. Si parla di nuovi business, che spaziano dalla falegnameria, alla macchina del ghiaccio per poter conservare il pesce senza dover comprare il ghiaccio dalla terraferma, a lavatrici. Tanti abitanti si dicono soddisfatti per il lavoro delle due ONG: si sentono ora più padroni dei loro piccoli affari (di solito piccoli negozi), riescono a risparmiare parte dei guadagni e pianificare futuri piccoli investimenti.

Nuove generazioni; a sinistra le reti usate per l'essicazione del pesce.

Nuove generazioni; a sinistra le reti usate per l’essicazione del pesce.

Un altro ente coinvolto nel progetto è il CIRPS, Centro Interuniversitario per la Ricerca sullo Sviluppo Sostenibile, che si occupa principalmente di assistenza tecnica e logistica, e della formazione tecnica del personale locale che gestirà l’impianto durante la fase operativa. Il CIRPS vanta esperienza pluri-decennale in energie rinnovabili ed acqua in ambito della cooperazione internazionale, con decine di Paesi interessati e con un corso, Field Study Abroad, che due o tre volte all’anno forma studenti italiani e stranieri sul campo, con periodi mensili di contatto e coinvolgimento diretto in progetti in Paesi quali Honduras, Nicaragua, Costa Rica. Il suo coordinatore, il Prof. Andrea Micangeli, dell’Università Sapienza di Roma, a Kitobo ha già impartito un corso di un paio di settimane su energia ed elettricità, con sorprendenti risultati in termini di comprensione da parte della decina di locali assistenti. Il Dott. Daniele Viganò (CIRPS) sta invece seguendo sul campo passo passo la costruzione dell’impianto, dalla prima zolla fino all’allaccio finale. La presenza sul campo di CIRPS, AVSI, FInafrica e Kafophan è fondamentale come ponte logistico, tecnico, linguistico ed organizzativo agli enti italiani coinvolti nel progetto, primi fra tutti gli investitori di Absolute Energy, di cui la coordinatrice di progetto, Valeria Gambino, da oltre un anno mette anima e corpo per la buona riuscita di quello che, si spera, sia solo il primo di una serie di progetti.

Absolute Energy, AVSI, e CIRPS sono i tre partner di questo progetto, chiamato Sustainable Energy Services for Kitobo Island, co-finanziato dalla Energy & Environment Partnership (EEP), formata dal Ministro degli Affari Esteri finlandese, la Austrian Development Agency e il Department for International Development (DFID) del Regno Unito. Il progetto è stato sviluppato con il supporto dell’Electricity Regulatory Agency (ERA).

In cantiere, qui il personale locale, costituito da lavoratori del posto impiegati nelle opere civili, e il capocantiere italiano di Work System, impresa costruttrice già operante nell’allestimento di impianti solari in Eritrea, lavorano fianco a fianco tutto il giorno, bucando il suolo roccioso per installare le strutture di supporto ai pannelli fotovoltaici, che stanno attraversando in questo momento il Mediterraneo.

Installazione della rete di distribuzione, a carico della REA.

Installazione della rete di distribuzione, a carico della REA.

L’impianto sarà costituito da 225 kW nominali di pannelli fotovoltaici, più un generatore Diesel che farà da supporto in caso di emergenza, di alto carico, o di vari giorni consecutivi senza sole. Innovative batterie al vanadio, fornite da Gildermeister, permetteranno di accumulare l’energia solare eccedente in maniera pulita e sicura, fornendola di notte. In questo modo, saranno soppiantati tutti gli altri piccoli sistemi fonti di elettricità, costosi e poco potenti, specialmente piccoli generatori. L’energia prodotta in maniera pulita consentirà inoltre di abbattere l’inquinamento locale e darà il suo piccolo contributo alla riduzione di gas serra, in linea con le promesse della comunità internazionale accordate ufficialmente con l’accordo di Parigi lo scorso novembre 2015, e in via di ratifica in vari Paesi (ma non ancora in Italia, firma questo appello). Un piccolo contributo alla lotta contro i cambiamenti climatici, che qui, come in molti paesi in via di sviluppo il cui legame con risorse naturali e clima è forte, si fa sentire molto. Le precipitazioni stanno cambiando intensità e frequenza, alterando le stagioni di pesca ed agricultura, e noi stessi siamo stati testimoni di ben tre fortissime trombe d’aria, fenomeno sconosciuto fino a quest’anno e mai osservato dai locali, probabilmente dovuto alle acque sempre più abbondanti e calde del lago.

Mentre il lavoro quotidiano procede con sudore in cantiere e con il superamento di piccoli e grandi problemi dal campo e dall’ufficio, dovuti alle difficoltà di trasporto e a materiali a volte difficilmente disponibili, la popolazione locale sa che sta per vivere un cambio epocale nei suoi modi di vita. La principale fonte di illuminazione ancora oggi è spesso il cherosene, combustibile fossile costoso, pericoloso (causa incendi facilmente, e in queste condizioni il fuoco si propaga rapidamente), tossico (dà origine a vari problemi respiratori), ed inquinante. Inoltre, l’elettricità consente l’utilizzo di apparecchiature elettroniche che migliorano considerabilmente la qualità di vita, sia per quanto riguarda l’alimentazione (frigoriferi), che lo svago (televisione, radio, altoparlanti), che per attività commerciali in negozi, parrucchieri, cinema, artigiani.

Mentre finisce un’altra giornata, e la nostra barca si allinea perfettamente tra il Sole rosso cremisi davanti e la luna quasi piena alla spalle, gialla zafferano, l’oscurità avvolge il villaggio con la velocità del tramonto tipica dell’equatore. Un’oscurità bella, romantica, che permette di vedere le stelle come fossimo in mezzo alle Alpi, che fa giocare tra loro i colori come fosse un quadro dell’Ottocento. Ma che rappresenta anche uno degli ostacoli più importanti allo sviluppo e al benessere. Quel benessere e tranquillità che in Africa ancora mancano e che sono necessarie per poter avere il privilegio per nulla scontato di sentirsi bene ed apprezzare la stessa bellezza di un cielo, dell’ippopotamo che a volte fa capolino tra queste acque per pascolare a riva, di un tramonto, o un’alba, senza preoccuparsi troppo di come fare per procurarsi il cibo il giorno dopo.

Nel corso del progetto è fondamentale il coinvolgimento e la collaborazione costante con la comunità, tramite incontri, ascolto reciproco, e lavoro gomito a gomito.

Nel corso del progetto è fondamentale il coinvolgimento e la collaborazione costante con la comunità, tramite incontri, ascolto reciproco, e lavoro gomito a gomito.

Maggiori informazioni sul progetto: http://eepafrica.org/location/uga11085-sustainable-energy-services-for-kitobo-island/

Daniele Viganò (CIRPS / Legambiente Lecco / Work System)

40 thoughts on “Kitobo Island, lo sviluppo è solare

  1. If the builders were to add them to the house people would just buy from another builder and the one adding the solar rooftops would just go broke. The State would have to find a way to credit the buyer or builder enough to make it worth it academic essay writing service.

  2. In the event that the developers were to add them to the house individuals would simply purchase from another manufacturer and the one including the sunlight based housetops would simply lose everything. The State would need to figure out how to credit the purchaser or manufacturer enough to make it justified, despite all the trouble admission essay writing service.

  3. StudentsAssignmentHelp.com have a vast team of academic experts that know students requirements and working in the best manner. Professional assignment experts continue giving a wide range of Student Assignment Helps services for all the learners facing difficulty in finishing their work well.

  4. Students often miss their assignment submission deadline and ask for Writing Assignment Help from professionals. You will be happy to know that StudentsAssignmentHelp.com is here for your support. We have a team of assignment experts that work tirelessly for all your assignment requirements.

  5. If the builders be to put in them to the house populace would immediately procure on or after another builder and the solitary adding in concert the solar rooftops would just go missing broke. The situation would have to locate a way to recognition the consumer or builder an adequate amount to make it importance it. Brown onyx

  6. Thank you for sharing information regarding Kitobo Island, the development is solar. Really i impressed with way you explained. Very well post. Looking forward for more interesting and informative posts. -Lauren,
    CV consultant at CV Folks, which is providing services for crafting Cover Letter and Professional CV for college students at nominal rate.

  7. Kitobo Island, the development of solar energy will help a lot of people living here. Thank you for sharing this great article for us.
    fnaf

  8. Are you desperate to write my essay in Australia? Academic writing service AustraliaAssignmentHelp.com is always here to help you with write essay for me tasks. Our experts have done many essays writing task. Experts hold many years of experience. Hire Now!

  9. Thank you for this wonderful information looking forward for more the best inflatable hot tub with seats offers a practical and economical option to relax and enjoy a quiet and peaceful evening after a hard day at work or in the morning before tackling your day’s schedule. All from Inflatable Hot Tub with Seats

  10. What to do if you take care of your reputation but do not have the time or sufficient writing skills to work on the complicated academic tasks? The solution is to order essay paypal from a reliabe writing company and enjoy students life.

  11. His cock was slick with my spit. I didn’t jerk him; not like I was used to doing with my dry hand. I did as he said and stroked him. My hand glided over his satin-covered steel rod effortlessly luca lussurioso. I remember how it felt, the night before, when I was jerking of so hard my balls were bouncing. I wasn’t foolish enough to start smacking his nuts but I did start to play with them. They were big, bigger than mine, and heavy. I remembered how it had felt, popping my cockhead in and out of my mouth, pursing my lips, letting them drag over the rim of the crown. Since the only part of my dick I’d been able to get in my mouth was the head, that had been all I could do. Still, it had felt good. So, I did the same to the guy in front of me thefreeadultcam.com. I stopped deep throating him. Instead, I pulled my tight lips over the rim of his crown, took the head back into my mouth and repeated. I did it slowly at first, then faster. I stroked his cock and tugged at his heavy-assed balls while I did it.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*