Rivoluzione car sharing: Avis acquista Zipcar per 500 milioni di dollari

Avis acquista Zipcar e entra nel mercato del car-sharing. La societa’ di autonoleggio verserà 500 milioni di dollari in contanti, o 12,25 dollari per azione, con un premio del 49% rispetto alla chiusura di fine anno della Borsa, quando il costo dell’azione era valutato 8,24 dollari.
L’operazione indica una nuova direzione strategica per Avis che si lancia all’inseguimento di concorrenti come Hertz ed Enterprise attivi entrambi nel settore del cosiddetto hourly rental, ossia, il noleggio a ore. Il 2012 dovrebbe essere il primo anno in utile per Zipcar che, lo scorso novembre, ha comunicato di aspettarsi un utile di 4 milioni di dollari per la fine dell’anno. Le sinergie annuali realizzabili con Avis ammontano, a detta di quest’ultima, a circa 50-70 milioni di dollari.
Per Zipcar, che opererà come società sussidiaria di Avis, i vantaggi dovrebbero essere notevoli: risparmi sulle assicurazioni e sull’acquisto di auto e soprattutto maggiore disponibilità di vetture durante il fine settimana, quando la richiesta superava generalmente l’offerta.
Per Avis l’acquisizione di Zipcar significa ampliare la propria gamma di offerta in un mercato che oggi viene valutato per gli stati uniti in 400 milioni di dollari e che è in forte crescita nelle maggiori città del mondo (si veda articolo scritto in questo blog al seguente link: https://blog.rinnovabili.it/category/smobilityamoci/)
”Riteniamo che il car sharing sia complementare al tradizionale noleggio di auto”, ha affermato l’amministratore delegato di Avis Ronald Nelson, che valuta anche l’acquisto di Zipcar come una occasione per avvicinare un pubblico più giovane e con esigenze diverse rispetto alla mission tradizionale dell’azienda. Ed è sempre l’amministratore delegato di Avis ad affermare di non voler modificare minimante il business case di Zipcar attraverso il quale la società ha ottenuto un rapido e vasto successo non solo in America.
Zipcar, con sede a Cambridge in Massachusset, è nata nel 2000 dall’idea di Robin Chase, 42enne madre di 3 figli con un MBA all’ MIT (Massachusetts Institute of Technology) che aveva appreso dell’esistenza del modello car sharing da un amico di ritorno da Berlino. Ms Chase scrisse un business plan e trovò i finanziatori e così l’idea prese forma.
Gli ambientalisti sposarono subito il modello Zipcar, anche se all’inizio l’ideatrice preferiva porre l’attenzione sul concetto di convenienza nell’aderire al car sharing piuttosto che sui concetti ambientali (Wheels When you Want Them, fu il primo slogan).
La società cominciò subito a crescere e a diffondersi, ma senza una continuità e una linea precisa così nel 2003 Ms Chase lasciò il posto a Scott Griffith che allargò i confini di Zipcar in America e in Europa.
Oggi ha oltre 760.000 iscritti, che in gergo si chiamano Zipsters, che amano la libertà di poter utilizzare l’auto solo quando ne hanno bisogno.
Zipcar si è quotata nell’aprile del 2011 a un prezzo di 18 dollari per azione.

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