BOICOTTAGGIO!

Torno dove ho trovato un nido di Fratino, tre uova esposte al sole, piccole, indifese, una speranza di sopravvivenza per una specie in forte declino. Cerco i segnali che identificano la posizione del nido, ma al posto della buchetta con le uova trovo una spianata: qualcuno ha pulito la spiaggia con una setacciatrice meccanica.

hp photosmart 72016maggio08 040Coccia di Morto pullo di Fratino II° nido 15 05 07-001Ecco fatto! L’ennesimo tentativo andato a vuoto, un passo in più verso il silenzio dell’estinzione. Dopo oltre venti anni di delusioni ancora riesco a manifestare gesti di stizza. Se le uova fossero state predate da una volpe, da un gabbiano o da una cornacchia sarei stato più sereno perchè il fatto rientrerebbe nella normalità. M’irrita, invece, costatare ogni volta che il fratino deve il suo declino al tributo offerto ai bagnanti infastiditi da un po’ di legnetti spiaggiati.

Ormai, sulle spiagge, ognuno fa ciò che vuole e per quanto riguarda il fratino, solo il monitoraggio continuo e paziente dei volontari permette la schiusa delle uova (esempio1)(esempio2). Ruspe, rifiuti di ogni genere, serre “plasticose”, casaletti, casotti costruiti a tempo di record e recinzioni posticce rappresentano sempre più il paesaggio dunale. Anche chi gestisce un chiosco e cento metri quadrati di arenile, si sente autorizzato a setacciare la sabbia con vagliatrici meccaniche: macchine entrate a far parte dell’attrezzatura necessaria a servizio dei gestori. Le profonde alterazioni arrecate dalla pulizia meccanica ledono un bene pubblico (la duna) alterandone oltre l’as

_DSC0291petto, la funzionalità. Ogni traccia di vita, animale o vegetale, viene eliminata con i rifiuti. Si tratta di una prassi che andrebbe disciplinata, limitandone l’applicazione a quei tratti di arenile che hanno perso ogni traccia di naturalità. A cosa serve studiare e capire l’importanza degli ecosistemi se poi chi dovrebbe garantirne l’integrità latita? Sarebbe auspicabile che le Regioni ampliassero i loro piani di gestione indicando anche le modalità con cui gestire tratti di spiaggia affidati a terzi.

Non si può cedere alle pressioni di chi vede la spiaggia solo come un luogo di svago e di gioco. Chi ha bisogno di una spiaggia liscia e setacciata dovrebbe frequentare le spiagge attrezzate delle più famose e frequentate località costiere e non lembi isolati di duna e macchia mediterranea.

Mappare le località dove sono impiegate setacciatrici meccaniche, con lo scopo di boicottarle, può essere una soluzione?

3 thoughts on “BOICOTTAGGIO!

  1. Buongiorno Ingegnere,
    sono d’accordo con lei, le spiagge andrebbero pulite manualmente, tutte però, senza eccezione, comprese quelle in gestione agli stabilimenti balneari, perché proprio quell’azione, che viene effettuata nei primi giorni di giugno all’inizio della stagione balneare, quando si tende ad allungare la spiaggia verso il mare per avere più file di ombrelloni, rende la sabbia più vulnerabile all’erosione e le successive mareggiate che avvengono puntualmente mangiano quella sabbia. Uno spreco di denaro pubblico poiché proprio i balneari chiedono alle Regioni di proteggere le spiagge dall’erosione che loro stessi hanno contribuito a danneggiare.
    Mi rendo disponibile a sostenere questa causa anche attraverso l’Associazione Marevivo di Ladispoli
    Grazie,
    Rita Paone

    • sto valutando alcune ipotesi di intervento per sensibilizzare gli organi competenti. Mi metterò in contatto con lei attraverso la posta elettronica. Grazie per la disponibilità.

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