La Grecia, baluardo della democrazia europea

democrazia ateneCiò che sta accadendo in questi giorni in Grecia è la palese dimostrazione che la deriva attuale del liberismo economico è totalmente incompatibile con la democrazia, ma riesce a malapena a convivere con para-democrazie in cui sempre meno persone partecipano alla vita politica e al voto.
Già negli anni ’60, la famigerata scuola dell’estremismo liberista, la scuola di Chicago, creava disastri sociali in sud-America per instaurare dittature in grado di imporre con il terrore le sue dottrine: è l’origine della shock economy. E intanto il Fondo Monetario Internazionale creava disastri sociali ed economici nei paesi africani, condannati alla svendita delle loro risorse e delle loro produzioni ai paesi ricchi, naufragando in un vortice di perenne miseria. Il neo-liberismo, libero di ogni credibile opposizione di sinistra, anch’essa addomesticata al potere dei mercati, sta sferrando il suo attacco nel cuore dell’Europa, al paese dove la democrazia è nata. Senza negare la grande irresponsabilità dei governi greci degli ultimi decenni, che pur sono stati lasciati fare da queste stesse istituzioni europee ed internazionali allo scopo di giungere sull’orlo del baratro, nella miglior tradizione della “shock economy”.
Paradossale è lo scandalo suscitato dal ricorso al referendum, strumento estremo di democrazia, di fronte all’imposizione di provvedimenti radicali e drammatici per la popolazione, da parte delle autorità finanziarie e politiche della UE, che pretendono di curare gli errori politici dei passati governi riducendo la popolazione alla miseria e annullando ogni prospettiva futura di ripresa; ecco, l’attacco alla democrazia si manifesta come sempre nel seminare il terrore fra la gente preparando l’avvento al potere di partiti obbedienti.
Grandi economisti come Stiglitz, Krugman, Daly, compresa l’amministrazione USA, si sono espressi in forme estremamente critiche nei confronti di queste ricette shock che si intende imporre ai greci. Anche Papa Francesco afferma che “Nel frattempo i poteri economici continuano a giustificare l’attuale sistema mondiale, in cui prevalgono una speculazione e una ricerca della rendita finanziaria che tendono ad ignorare ogni contesto e gli effetti sulla dignità umana e sull’ambiente.” (Laudato si, 56).
I sacerdoti della nuova grande religione di un mercato senza uomo e senza natura pretendono ormai sacrifici umani alla loro divinità.

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