Chi sono

Stefania Bove

Quando ero archeologa (sul campo, perché i titoli di studio… beh quelli rimangono per sempre) la cosa che mi piaceva di più era la possibilità di raccontare la vita quotidiana, le passioni e i sentimenti di uomini e donne vissuti prima di noi. Amavo cercare le loro “labili tracce”, a volte quasi invisibili, per trasformarle in storie da narrare. Mi emozionavo a percorrere luoghi dove un tempo brulicava la vita. Fantasticavo.
Poi i figli e i casi della vita mi hanno trasportata dagli scavi alla RAI. Spesso, guardando fuori dalla finestra della redazione, ho rimpianto quei giorni passati all’aria aperta e quella voglia di scavare, scoprire… 
Pian piano ho iniziato a cercare, nei programmi in cui lavoravo, le stesse “labili tracce” di un tempo; tra le pieghe di un filmato, nelle storie raccontate, tra le parole degli ospiti. Mi sono accorta che c’è ancora tanto da scavare e che i tesori dell’uomo spesso sono dentro di noi. Basta avere un po’ di pazienza, saper ascoltare e tanta fantasia.