LE MICROPLASTICHE DEL LAGO DI BRACCIANO

_DSC0614Quest’anno, purtroppo, il lago di Bracciano è stato il simbolo di un’emergenza, la siccità che ha colpito la penisola italiana. Un’emergenza che finalmente ha fatto discutere di risorse idriche, di sistemi di gestione, di manutenzione delle reti idriche e, soprattutto, di costi.

Il livello delle acque del lago di Bracciano si è abbassato di oltre 160 cm rispetto allo zero idrometrico, la causa? Certamente le alte temperature e l’assenza di precipitazioni ma, soprattutto, il sovrasfruttamento della preziosa risorsa.

Le vicende del lago di Bracciano hanno interessato la cronaca nazionale, le immagini che hanno accompagnato articoli di giornali e commenti televisivi hanno raccontato di rive paludose e limacciose che hanno allontanato chi solitamente affolla le spiagge del lago. L’appello alla salvaguardia dell’ecosistema lacustre non è stato compreso, non è stato recepito il valore di quel metro d’acqua che racchiude la maggior parte della vita e della funzionalità ecologica del lago.

Durante quei giorni, pieni di polemiche, nel lago di Bracciano è terminato il viaggio per la Goletta dei laghi, simbolo del programma di monitoraggio dei laghi italiani condotto annualmente da Legambiente. Quest’anno, per la prima volta, abbiamo cercato le microplastiche sulla superficie del lago laziale e, purtroppo, le abbiamo trovate. Le fotografie allegate lo testimoniano.

Per il campionamento abbiamo utilizzato un campionatore, tipo “manta”, specifico per la raccolta di materiali galleggianti in superficie. Il campionatore, dotato di due ali che ne garantiscono la galleggiabilità, è stato rimorchiato da un’imbarcazione fornita da Hydra-Ricerche di Trevignano.

Gli studi che riportano dati sulla consistenza del fenomeno nelle acque marine sono tanti mentre sono ancora molto scarsi i lavori scientifici che riguardano le acque interne. Già lo scorso anno ENEA e Legambiente hanno collaborato per caratterizzare le microplastiche raccolte nei grandi laghi del nord: l’elaborazione dei dati ottenuti ci comunica che ci sono decine di migliaia di frammenti per ogni km2 e che in prossimità degli scarichi i numeri aumentano. A breve avremo stime riguardanti il lago di Bracciano e sapremo di quali polimeri sono fatti i frammenti raccolti.

Le foto documentano il campionamento avvenuto nei primi giorni di agosto sul lago di Bracciano.

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